New biomineral

L’esigenza di monitorare lo stato di benessere degli individui per prevenire condizioni patologiche e fornire diagnosi precoci ha prodotto una ricerca vastissima nel campo della biochimica, delle biotecnologie e della diagnostica per immagini.

Un aspetto di rilevante importanza nella diagnostica consiste nella possibilità di fornire un valore predittivo dello stato generale del paziente, svincolato dal peso di variabili puntuali, quali ad esempio le condizioni al momento del prelievo.

Partendo dalla tossicologia, fino a raggiungere studi clinici su intere popolazioni a rischio, lo studio sul capello è divenuto l’eccellenza per la valutazione dello stato di salute in vari ambiti.

Il comune denominatore è stata la correlazione tra la qualità degli oligoelementi nel capello e le condizioni nutrizionali dell’organismo con i suoi equilibri o disequilibri metabolici.

Durante la fase di crescita, l’attività metabolica della matrice cellulare del bulbo del capello è molto complessa e può risentire delle variazioni fisiologiche e patologiche contingenti.
Crescendo ogni mese di circa un centimetro, il capello concentra anche più di cento volte gli oligoelementi minerali, i composti organici ed i prodotti metabolici presenti nei liquidi circolanti, trattenendoli.

Il mineralogramma si differenzia dalle consuete analisi ematiche in quanto rivela la reale situazione endocellulare dei tessuti, non solo del capello, ma dell’intero organismo.


Il Mineralogramma è un test riconosciuto dall’OMS: è un buon indicatore dei processi metabolici intracellulari, mentre le analisi ematiche lo sono prevalentemente in relazione al trasporto dei minerali da e verso le zone extracellulari.


Va considerato un test di screening e non diagnostico: l’esame del capello non si sostituisce alle analisi di routine, quali analisi del sangue e delle urine, ma offre uno strumento complementare.

Mentre queste ultime offrono una fotografia attuale e puntuale dello stato dell’organismo, l’analisi del capello è in grado di raccontare la “storia” metabolica della presenza di minerali, vitamine, aminoacidi e metalli pesanti (da 24-72 ore a 90 giorni), permettendo così di gettare uno sguardo più ampio sulle condizioni precedenti che hanno generato la situazione presente.